Comunicato stampa n°7-2015

COMUNICATO STAMPA N°7

I SENTIERI RACCONTANO

I vallarseri di oggi raccontano la Grande Guerra in valle 100 anni dopo

In un territorio come la Vallarsa, che durante i combattimenti della prima guerra mondiale si ritrovò a essere teatro del conflitto, fronte in quanto terra di confine tra l’Impero austroungarico e il Regno di Italia, ancora oggi – a 100 anni di distanza da quei tragici eventi – chi vive in valle si sente coinvolto nelle vicende dei soldati in servizio in quella zona e dei civili che videro la quotidianità sconvolta dalla guerra.

Proprio questa vicinanza ha permesso l’ideazione e la messa in scena di I SENTIERI RACCONTANO…, uno spettacolo recital-musical-teatrale che coinvolge 16 attori improvvisati. Abitanti e amici della Vallarsa che sul palcoscenico prestano la voce a a coloro che non ce l’hanno fatta, a coloro che non sono tornati e a coloro che con tenacia e desiderio di sopravvivenza, invece, ce l’hanno fatta.

Lo spettacolo promosso e organizzato dall’associazione Pasubio100anni - con il contributo della Comunità della Vallagarina, della Fondazione Vallarsa e del Comune di Vallarsa – si potrà vedere lunedì 17 agosto alle 20.30 al Teatro comunale di S.Anna e si inserisce nel fitto programma sulla Grande Guerra del Festival Tra le Rocce e il Cielo – che si svolge in Vallarsa dal 20 al 23 agosto 2015 -.

L’ingresso è libero.

Il progetto muove i primi passi dal copione ricavato dall’antologia “I sentieri raccontano..” di Pasubio100anni, curata da Manuela Broz, che raccoglie testimonianze dirette, memorie scritte di lettere, diari, giornali, fotografie, di personaggi comuni e più illustri che hanno vissuto in Vallarsa nel periodo dal 1914 al 1918.

16 attori improvvisati, sotto la sapiente guida del regista teatrale Luigi Orfeo, attraversano le varie fasi della guerra in Vallarsa: la chiamata alle armi da parte dell’esercito austro-ungarico nell’agosto 1914 di tutti gli uomini con età compresa tra i 21 e i 42 anni, e poi tra i 16 e i 50 anni. L’entrata in guerra dell’Italia ed il conseguente arrivo in valle dei soldati italiani il 24 maggio 1915. La convivenza della popolazione civile (donne, vecchi e bambini) con l’esercito italiano ed il successivo abbandono delle case nel maggio – giugno 1916 con l’esilio da profughi in Austria e in Italia. E infine il ritorno in valle nel 1919 con la visione delle case e dei paesi distrutti.

Alla teatralità della rappresentazione sono abbinati gli intermezzi musicali del Trio Broz, (i tre fratelli Barbara, Giada e Klaus) e gli intermezzi corali del Coro Pasubio.

In scena i 16 attori interpretano memorie e ricordi di soldati e gente civile, ma prestano la voce anche a personaggi illustri che in Vallarsa hanno vissuto o combattuto nel periodo della guerra, come: Sandro Pertini, l’amato presidente della Repubblica che ha combattuto sul Pasubio con il grado di tenente, Eugenio Montale, premio nobel per la letteratura che ha combattuto nel paese di Valmorbia a cui ha dedicato la poesia che si trova in “Ossi di Seppia”, Piero Calamandrei che è stato uno dei padri della Costituzione italiana e Arnaldo Fraccaroli, inviato di guerra per il Corriere della Sera.

L’obiettivo è quello di suscitare nello spettatore riflessioni e interrogativi, da portare a casa anche dopo la rappresentazione, attraverso parallelismi tra i fatti storici di 100 anni fa e i fatti quotidiani che ogni giorno si vedono nella cronaca nazionale e internazionale.

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