TRA LE ROCCE E IL CIELO 2013
UN FUTURO SULLE ALPI, INTERVISTE AI PROTAGONISTI
Coltivare la terra:
Cristina Campagna - Azienda Agricola Maso Covel
Luigina Speri – Azienda Agricola Massaren
Accogliere l’ospite:
Paolo Bortoloso – Rifugio Lancia
Irene Russo – B&B Arlanch 8
Accompagnare l’ospite:
Lucio Angheben – Ass. Pasubio 100 anni
Giorgio Broz – Custode forestale
Lavorare in malga:
Patrizia Dal Zotto – Malga Streva
Graziella Marisa – Malga Zocchi
UN FUTURO SULLE ALPI
Un convegno e dei workshop per esplorare le possibilità di lavoro offerte dai territori di montagna
In questo particolare momento di crisi economica e lavorativail festival Tra le rocce e il cielo cerca di esplorare quali sono le possibilità offerte dai territori di montagna. Nella giornata dedicata alla vita in montagna, venerdì 30 agosto, il festival ospiterà un convegno e una serie di workshop dedicati ai lavori della montagna. “UN FUTURO SULLE ALPI. Creare occupazione per tornare alla montagna” è un incontro pensato per fare il punto della situazione ma anche offrire possibilità ed esperienze di confronto a coloro che vorrebbero approcciarsi a una di queste attività. A raccontarci di cosa si tratta, l’organizzatrice Anna Pasquali.
IL LADINO, PER ME, E’ IL PANE
Intervista a Rut Bernardi
Rut Bernardi sabato 31 agosto sarà al Festival “Tra le Rocce e il Cielo” in Vallarsa. Parteciperà al convegno sulla letteratura in lingua madre, nella giornata che il festival della montagna dedica alle minoranze linguistiche.
ALPINISTA IERI, CLIMBER OGGI
per i 30 anni del gruppo SAT Vallarsa si incontrano le generazioni di alpinisti
IL MONDO è UN IMMENSO PRATO FIORITO
Intervista a Giovanni Troiano
Giovanni Troiano sabato 31 agosto sarà al Festival “Tra le Rocce e il Cielo” in Vallarsa. Parteciperà al convegno sulla letteratura in lingua madre, nella giornata che il festival della montagna dedica alle minoranze linguistiche.
GIOCO E MONTAGNA
Intervista a Marta Villa e Nicola Spagnolli
Dal 16 agosto al 3 settembre, nell’ambito del Festival Tra le Rocce e il cielo, sarà esposta “LA MONTAGNA NEI GIOCHI, I GIOCHI DALLA MONTAGNA. Una finestra aperta su memorie materiali, miti e immaginari tra’800 e ʼ900”. A cura la mostra sono Nicola Spagnolli e Marta Villa.
IL CIMBRO, PER ME, E’ IL LATTE
Intervista a Andrea Nicolussi Golo
La mia lingua madre è la sola che posso dire conoscere perfettamente, l’italiano per me, sebbene negli anni l’abbia imparato piuttosto bene, rimane pur sempre lingua seconda, imparata sui banchi di scuola e come tale si porta appresso una lunga serie di costrizioni e orpelli che invece non ci sono quando parlo cimbro.
1915-1917 I TRISTI GIORNI DELLA VALLARSA
CON GLI ASINI SULLE TRACCE DELLA GRANDE GUERRA
Intervista a Valentina Musmeci
Valentina,“Dovepensanogliasini” è una rete che hai ideato 4 anni fa, proponendo un ecoturismo che ha alla sua base il trekking someggiato, attività escursionistica “a passo di asino”.
Ce ne vuoi parlare?
“IL MONDO PERDUTO” DI VITTORIO DE SETA
Intervista a Lucia Marana
Il Festival “Tra le Rocce e il Cielo” ospiterà una rassegna documentari di Vittorio De Seta, il regista scomparso nel 2011 e di cui ricorre quest’anno il novantesimo dalla nascita. Questi documentari sono raccolti da Feltrinelli sotto il titolo “Il mondo perduto”.
PASUBIANA, PICCOLA SCUOLA DI DISEGNO
IL RITORNO ALLA LINGUA MADRE
Gavino Ledda
La lingua materna è una cosa, il codice linguistico è un’altra. La lingua materna è la lingua di tua madre, dei tuoi avi. Il dialetto chi ce l’ha, lo parla e lo coltiva è fortunato. In famiglia abbiamo sempre parlato in sardo, che per fortuna è ancora una lingua viva e parlata, e fino a 21 anni ho parlato sempre e solo in lingua materna.
EVASIONE
L’alpinismo secondo Elio Orlandi
Se dobbiamo parlare dei primordi, possiamo dire che mi sono avvicinato all’alpinismo in maniera un po’ “anomala”: venendo da una famiglia povera di montagna, la montagna l’ho imparata a vivere molto presto, e soprattutto attraverso i lavori di fatica, che poi mi hanno formato anche fisicamente, rendendomi pronto poi all’attività di scalata.
CONTRABBANDIERE DI CULTURA OCCITANA A TRA LE ROCCE E IL CIELO
Intervista a Sergio Berardo
Una cultura antica, che si estende dalle coste di Guascogna alle Alpi Piemontesi, dal centro della Francia fino al Mediterraneo. Ma senza uno Stato. Nei secoli calpestata dai Re di Francia e sempre a rischio di essere “normalizzata” e rimossa, da un lato e dall’altro delle Alpi.
LA GRANDE GUERRA CON PASUBIO 100 ANNI