MARCO ANGHEBEN

Fotografare e camminare in montagna sono per me spesso attività indistinte. Ci sono volte che non mi sposto più di pochi metri dall’automobile e porto a casa scatti favolosi, ci sono volte che cammino per ore e non estraggo neppure la macchina fotografica dalla borsa. Il vero piacere di quei momenti è dato proprio dalla completa libertà che li caratterizza: non sono lì per fare la fotografia della vita, non sono lì per raggiungere una vetta, sono semplicemente lì per godere del momento stesso e dell’assenza di obiettivi specifici.

Fotografo da una decina di anni, ma solo da quando, circa sette anni fa, ho iniziato ad usare una macchina a medio formato vivo in maniera diversa la fotografia: la necessità di montare la macchina sul treppiede, di utilizzare un esposimetro esterno, di visualizzare il soggetto in bianconero, di utilizzare pellicole con soli 12 fotogrammi mi hanno insegnato ad osservare i soggetti prima di fotografare, di porre la massima attenzione e cura nella creazione della composizione, di attendere il momento giusto per scattare.

Negli ultimi anni mi sono accostato per necessità al digitale, ma ciò che mi ha insegnato il medio formato è messo in atto ogni volta che penso ad una fotografia: treppiede, scatto flessibile, pazienza e riflessione non dipendono dal mezzo che si utilizza, ma dal modo in cui si entra a far parte del mondo della fotografia.

www.marcoangheben.com

Comments are closed.