CARLO PASTORINO

Nacque in una cascina della Valle Stura posta in località Vallechiara di Masone (Genova) il 17 luglio 1887. Dopo la scuola elementare per aiutare i genitori interruppe gli studi e lavora come pastore, fabbro, sarto. Li riprese nel 1904, a diciassette anni, presso un sacerdote del suo paese e successivamente divenne alunno del ginnasio nel seminario vescovile di Acqui. Nel 1911 conseguì la maturità classica senza sostenere l’esame di stato grazie all’alta media dei voti di ammissione.

Si iscrisse alle Facoltà di Lettere dell’Università di Genova, ma fu costretto a interrompere la frequenza a causa della chiamata alle armi con l’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. Dopo un periodo a Parma fu mandato al fronte in Vallarsa; questa terra e questa esperienza gli ispireranno la stesura del libro “La prova del fuoco”.

Trasferito dal fronte trentino a quello del Carso il 25 maggio 1917, dove fu fatto prigioniero fino alla fine del conflitto. Iniziò la carriera da insegnante e, con essa, il periodo più prolifico dal punto di vista letterario: negli anni ’20 fu stampato “La prova del fuoco”, che ottenne un notevole successo. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu membro del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Masone; visse il secondo conflitto attraverso gli occhi del figlio Agostino, partigiano imprigionato dalle brigate nere e detenuto fino alla Liberazione.

ammala gravemente. Muore in Vallechiara di Masone il 29 ottobre 1961.

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