diamir

 

Diamir

La montagna delle fate

 

 

Autore: Paola Favero

Disegni: Luisa Rota Sperti

Editore: DBS

ISBN 9788899369286

Euro 22,00

Formato: 23 x 22 cm

Pagine: 192

 

 

Diamir, o montagna delle fate, è il nome locale di quello che comunemente viene chiamato Nanga Parbat, la montagna nuda. Diamir lo ha voluto intitolare l’autrice Paola Favero e montagna delle fate lo è veramente, grazie anche agli splendidi disegni di Luisa Rota Sperti…

Definire quest’opera semplicemente come un libro sarebbe enormemente riduttivo, forse proprio perché ci sono di mezzo delle fate, le Pir come dice Kurt Diemberger, esso ha in sè la magia, il fascino del bello e dell’appassionante, allora azzardiamo a dire ecco uno scrigno, pieno di meraviglie, di storie, di persone e di raggi di luce!

L’occasione che fa scaturire la scintilla di Diamir nel cuore dell’autrice è un trekking tra i più straordinari del mondo, l’anello attorno al Nanga Parbat, che vede scorrere vallate tra le più note al mondo: Diamir, Rupal, Rakhiot, con il culmine ai 5399 metri del Mazeno Pass, due settimane di immani fatiche, ma altrettanto straordinarie meraviglie.

Come un colorato e profumato fiore, il libro offre tanti petali: la descrizione del trekking, visto con gli occhi incantati dell’autrice, il racconto di personaggi straordinari e di leggende millenarie, le foto che ci fanno entrare in quest’atmosfera che va oltre l’umano sentire, i disegni di Luisa Rota Sperti che con fate ed esseri speciali sembra avere un rapporto unico e privilegiato, una sezione di storia alpinistica curata dal giornalista Carlo Caccia e la prefazione di Kurt Diemberger, che da sola varrebbe già il suo acquisto.

Passo dopo passo, ansimando e stringendo i denti, il Diamir si svela a Paola, che si imprime tutto negli occhi e nel cuore e, fortuna per noi, anche nel suo obbiettivo fotografico, così la sua meraviglia può essere anche la nostra meraviglia e i disegni fanno il resto…

Anche la parte storica è originale: Caccia non fa solo il consueto excursus cronologico, ma procede con interviste ai principali protagonisti della conoscenza di questa maestosa montagna, lo fa iniziando con Eugenie Buhl moglie di Hermann primo salitore, con Reinhold Messner che qui ha lasciato una parte di se stesso con la morte del fratello Gunther, con Nives Meroi prima donna italiana ad arrivare in vetta e personaggio straordinario, con Silke Unterkircher moglie di Karl, rimasto anche lui sul Diamir, con Simone Moro primo salitore in invernale.

Il termine del trekking non ha visto, però, il termine dell’avventura per l’autrice: nel cammino vi è stato l’incontro con Abdul Mateen, grande maestro elementare locale e ufficiale di collegamento di Karl Unterkircher e sul suo ricordo, al ritorno in Italia vi fu la conoscenza con la moglie Silke, l’immediata amicizia e il sogno di una scuola al Diamir, in ricordo di Karl; le fate sono intervenute ancora una volta sotto forma di serate in Italia, di conversazioni e conferenze, con generosa raccolta di fondi e adesso a Paghora bambini e soprattutto bambine, possono studiare in una scuola nuova e confortevole!

Filippo Zolezzi

 

 

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