Comunicato stampa n°9-2015

COMUNICATO STAMPA N°9

SOFFERENZA MENTALE E DISERZIONE

I traumi dei conflitti dalla Grande Guerra a oggi nelle Giornate della Storia

C’era, tra le migliaia di soldati che al fronte lottavano per sopravvivere, chi per fuggire dai combattimenti della Grande Guerra diventava disertore. C’erano poi soldati che, traumatizzati dallo scoppio delle bombe e dalla crudeltà dei combattimenti, cadevano vittime di nevrosi, da taluni a suo tempo descritte come una sorta di “diserzione inconsapevole.”

Saranno questi due dei temi, difficili e che necessitano di ulteriori approfondimenti da parte della storiografia, protagonisti delle due giornate che quest’anno il Festival Tra le Rocce e il Cielo – che si svolge in Vallarsa dal 20 al 23 agosto 2015 – dedica alla storia. Al centro, nell’anno del Centenario, ci sarà la Grande Guerra, ma non verranno tralasciate riflessioni su conflitti più recenti e ancora in corso.

La conferenza “Sopravvivere al trauma. La sofferenza mentale dalla Grande Guerra ai conflitti d’oggi, coordinata da Nicola Spagnolli, affronterà il delicato tema della sofferenza mentale dei soldati della prima guerra mondiale, traumatizzati dalla violenza dei combattimenti e dal fragore delle esplosioni, e sarà un’occasione per parlare di disturbo post traumatico da stress (PTSD) nei militari impegnati nei più recenti conflitti o nei civili rimasti coinvolti in catastrofi naturali. Sabato 22 agosto, al teatro comunale di S.Anna, alle 15.00, se ne parlerà con Giuseppe Ferrandi (direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino), Andrea Scartabellati (dottore di ricerca in storia), Gregorio Pezzato (ricercatore di storia locale), Laszlo Urban (storico dell’economia e già Ricercatore capo presso la Facoltà delle Scienze Economiche e Sociali dell’Università Santo Stefano di Gödöllő – Ungheria), Paolo Brogi (giornalista, autore di “Eroi e poveri diavoli della Grande Guerra”), Manuela Bailoni (psicologa e psicoterapeuta della Croce Rossa Italiana) e Brian Ramsey, (psicologo militare dell’U.S. Army a Vicenza esperto in PTSD).

A seguire verrà proiettato il documentario “Scemi di guerra. La follia nelle trincee” di Enrico Verra (2008), presentato da Claudio Martinelli, che ricostruisce le dolorose tappe che portarono migliaia di soldati durante il primo conflitto mondiale ad affrontare il calvario della malattia mentale causata dai traumi della guerra. Verra dialogherà con Giuseppe Ferrandi e lo storico Quinto Antonelli.

Domenica 23 agosto, alle 15.30“Raccontare oggi la guerra”, sarà invece una riflessione a più voci sul racconto delle ultime guerre, su come questo racconto sia cambiato coi nuovi mezzi di comunicazione e sull’importanza che questo racconto continui anche quando le armi tacciono. Interverranno Raffaele Crocco (giornalista RAI e direttore responsabile de “Atlante delle guerre”), Fausto Biloslavo (giornalista e reporter di guerra per Il Giornale, Il Foglio, Panorama), Svetlana Broz (chirurgo e giornalista bosniaca, autrice de “I giusti nel tempo del male. Testimonianze del conflitto bosniaco”),e Alain Mata Mamengi (autore di fumetti congolese collaboratore di L’Observateur e UNICEF) e Davide Sighele (Osservatorio Balcani e Caucaso).

Domenica a Forte Pozzacchio dalle 11, coordinati da Roberto Mantovani, Francesco De Nicola e Maria Teresa Caprile presenteranno “Gli scrittori italiani e la grande guerra” (Ghenomena), Quinto Antonelli parlerà di “Storia intima” (Donzelli), Giuseppe Pellizzari del “Diario di Domizio Curti” (MST) e Paolo Brogi di “Eroi e poveri diavoli” (Imprimatur). Il tutto con intermezzi del gruppo musicale Carlos Gardel Trio, con repertorio degli anni del conflitto mondiale.

Alla guerra sono dedicati tre spettacoli teatrali – tutti e tre gratuiti – che andranno in scena nella giornata di domenica 23 agosto.

A cento anni dall’esperienza dei profughi di guerra trentini, a Forte Pozzacchio alle 10 andrà in scena “Attenti alle austriache” di Maria Giuliana D’Amore che racconta l’odissea di due profughe trentine nel Regno d’Italia durante la Grande Guerra (è necessaria prenotazione.

Alle 18 al Tendone di Riva andrà in scena “Stupido Risiko” di Patrizia Pasqui con Mario Spallino per la sezione teatro di Emergency, l’ONG fondata da Gino Strada. Si tratta di un racconto che parte dalla Prima Guerra Mondiale e arriva alle guerre dei giorni nostri, attraverso episodi – tutti storicamente documentati – emblematici della stupidità della guerra.

A chiusura del Festival, alle ore 20.30 alla Campana dei Caduti sul colle di Miravalle andrà in scena lo spettacolo multimediale di Paolo Fanini “I crocevia delle coscienze” che mette in scena l’incontro di due storie, quella di un disertore durante la Grande Guerra e quella di un nonno e di un nipote davanti al ricordo di quel conflitto (è necessaria prenotazione).

All’interno del festival si possono visitare anche numerose mostre sulla Grande Guerra e sui conflitti recenti e non mancheranno le escursioni in Pasubio e sul monte Zugna, teatro del primo conflitto mondiale.

Le giornate della storia sono state realizzate grazie al sostegno della Provincia Autonoma di Trento e di Fondazione Caritro, e con la collaborazione di Fondazione Museo Storico del Trentino, Museo della Guerra di Rovereto, Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo.

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