Comunicato stampa n°14-2013

COMUNICATO STAMPA N°14

LE PAROLE DEL CUORE, LE MINORANZE LINGUISTICHE

a Tra le rocce e il cielo

Qual è il legame profondo che connette le cose alle parole? Quale suono hanno gli oggetti di ogni giorno, quando passano attraverso la lingua del cuore, la madrelingua?

Gli autori intervistati da Tra le Rocce e il Cielo hanno trovato metafore potentissime per definire la propria lingua madre: Gavino Ledda la definisce “una placenta”, per Andrea Nicolussi Golo “è come il latte”, per Rut Bernardi “è il pane”, Giovanni Troiano l’Arberëshe racconta il mondo come “un immenso prato fiorito”. Il potere evocativo della lingua succhiata col latte è di gran lunga più forte del codice imparato dopo, in modo obbligatorio, sui banchi di scuola.

La giornata di riflessione sulla scrittura in lingua madre, “LE PAROLE DEL CUORE.  Lingua e appartenenza nelle letterature delle minoranze”, sarà il momento centrale della giornata cheTRA LE ROCCE E IL CIELO – il  festival della montagna che si svolge in Vallarsa (TN) dal 29 agosto al 1 settembre – dedicherà alle Minoranze linguistiche.

Sabato 31 agosto, nella sala dell’ex scuola di Obra, il convegno cercherà di raccontare al pubblico cosa significa scrivere in una lingua che sta scomparendo, o che è parlata da poche centinaia di persone, oppure che varia col variare della vallata di appartenenza. Studiosi di linguistica e di letteratura delle minoranze, organizzatori di premi letterari, autori e poeti di numerose lingue minori si riuniranno per dialogare con il pubblico, e per far risuonare come canta il prato fiorito nelle sonorità della loro lingua.

Ad accompagnarli ci saranno la chitarra di Sandro Boni, e il mandolino di Franco Giuliani.

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Dopo il convegno, alle 19, al Museo della Civiltà contadina di Riva ci sarà “Dentro la montagna, le Dolomiti tra leggenda e geologia”, con la scrittrice Paola Favero, il geologo Gianni Frigo e il gruppo Al Tei, che racconterà in musica le antiche saghe dolomitiche. Nelle montagne rosa, come in ogni luogo, la storia della terra è stata raccontata prima di tutto dalle leggende. Solo più tardi sono arrivate l’analisi storica e le varie scienze, fra cui la geologia.

La giornata si concluderà con il concerto del Lou Dalfin, il gruppo che ha portato la musica occitana in giro per il mondo, al Tendone di Riva di Vallarsa, sabato 31 agosto comincerà alle 21. L’ingresso e libero.

Il gruppo musicale fondato da Sergio Berardo, ha recuperato, attualizzandoli con un sound contemporaneo, sonorità e passi di danza che si erano andati perdendo nella memoria.

Innovazione in una cultura antica come la tradizione occitana, che si rifà alla lingua d’Oc, parlata dalle valli piemontesi ai Pirenei, dal Massiccio centrale alla Valle del Rodano, diffusa in Europa attraverso la musica dei trovatori medioevali e le danze di gruppo.

Vincenzo Barba e i ballerini dell’associazione “Danzare la pace” apriranno le danze e guideranno chi vorrà seguire i coinvolgenti ritmi dei Lou Dalfin.

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