Comunicato stampa n°21-2014

COMUNICATO STAMPA N°21

DOPO L’IDENTITA’ IN BILICO

Si racconta il clima che cambia

Oggi la giornata del Festival TRA LE ROCCE E IL CIELO è stata tutta dedicata alle lingue madri.

Sul palco i rappresentanti delle culture minoritarie dell’arco Arco alpino.- cimbri, mocheni, ladini, walser e occitani – si sono confrontati sul tema delle etnie respinte.
Nel pomeriggio lo stesso argomento è stato trattato dall’ex monaco tibetano Nodreng, dall’armena Antonia Arslan e Wolftraud de Concini, tedesca profuga nei Sudeti.
I bambini hanno potuto cimentarsi nei laboratori linguistici di tibetano e occitano.

E stasera lo spettacolo 12 Canti per 12 lingue condurrà in un viaggio tra le 12 lingue minoritarie d’Italia.

Domani, sabato 23 agosto, la giornata sarà dedicata al clima.

La montagna è termometro del clima, che sa lanciare segnali d’allarme all’uomo ma fornisce anche opportunità di adattamento che vanno colte nel momento giusto.

Dopo una mattinata nella quale si affrontano nuovi modi di vivere le Alpi attraverso strategie per far tornare la gente a vivere in montagna anche attraverso l’uso di nuove tecnologie e forme contemporanee di architettura di montagna.

Dalle 14.30 al Teatro comunale di S.Anna autorevoli esperti parleranno del clima che cambia. I ricercatori del Muse di Trento, Marco Avanzini e Christian Casarotto, parleranno della storia del clima e dello stato dei ghiacciai alpini. Roberto Barbiero di Climatrentino e del dipartimento della Protezione civile, parla di come si può pianificare il cambiamento evitando di arrivare sempre all’emergenza.

Più tardi si parlerà di adattamento e di come le comunità di montagna possono agire in prima persona, sia preparandosi al cambiamento climatico che mitigandone gli effetti, anche attraverso esperienze già avviate. Ne parleranno Luca Cetara, di Convenzione delle Alpi, Antonio Chiadò della rete Alleanza nelle Alpi e Francesco Musco professore di pianificazione all’università IUAV di Venezia.

In serata sarà invece Luca Mercalli – meteorologo presidente della Società meteorologica italiana e volto noto della trasmissione “Che tempo che fa” – a raccontarci l’importanza delle alpi per il clima. Nella conferenza La montagna e i cambiamenti climatici: il canarino nella miniera? Il meteorologo ci parlerà dei segnali che la montagna ci sta mandando. Segnali che spesso sono ignorati ma che se l’uomo è capace di cogliere ci presentano degli scenari futuri da affrontare per minimizzare i danni.

L’uomo per il clima è sia vittima che carnefice. Carnefice perché da 150 anni sta pesantemente influendo sul cambiamento climatico, ma anche vittima perché tutto questo alla fine andrà ad influire su di lui. Il lato positivo è che essendo l’uomo stesso tra le cause, potrà decidere di smettere, e questo è auspicabile.

La serata inizia alle 21, al Tendone di Riva di Vallarsa. L’ingresso è gratuito.

Guarda l’intervista a Luca Mercalli: clicca qui

Dello stato dei ghiacciai alpini parla la mostra Ghiacciai di una volta, immagini a confronto. 22 confronti fotografici di ghiacciai alpini fotografati all’inizio del secolo e ripresi oggi dalla stessa inquadratura, nella mostra curata da Christian Casarotto glaciologo del MuSe ed esposta da domenica 17 agosto al museo etnografico di Riva di Vallarsa.

Per scaricare le immagini clicca qui

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