Comunicato stampa n°26-2013

COMUNICATO STAMPA N°26

LIBRI GIOCHI E STORIA

All’ultima giornata del festival

La storia scritta, raccontata, giocata e sceneggiata. Così il festival “Tra le rocce e il cielo” conclude la sua edizione 2013. Dopo il travolgente concerto con i Lou Dalfin, il gruppo musicale che mette in spettacolo la lingua occitana e che si è esibito ieri a Riva di Vallarsa, oggi il gran finale con lo spettacolo “Abbracciami forte” a Forte Pozzacchio.

In tanti ieri sera (31 agosto) sono saliti a Vallarsa, alcuni anche da molto lontano, per ascoltare questo inedito concerto. I Lou Dalfin hanno appassionato il pubblico presente che si è lasciato trascinare in danze e coreografie. La musica davvero coinvolgente è riuscita a rendere un’atmosfera speciale a conclusione della giornata delle minoranze linguistiche e il pubblico ha applaudito calorosamente il gruppo piemontese.

Questa mattina (1 settembre) al museo etnografico di Riva di Vallarsa l’incontro con gli autori Antonio Bortoluzzi, Gregorio Pezzato e Spiro Dalla Porta Xydias che, moderati da Andrea Nicolussi e Filippo Zolezzi hanno presentato i loro volumi

Antonio Bortoluzzi ha pubblicato il suo secondo romanzo, “Vita e Morte della Montagna”, la storia di Giacomo Casali che dopo essere stato licenziato, il romanzo inizia proprio con la sua lettera di licenziamento, ricostruisce i pezzi della sua vita in frantumi ricorrendo al potere salvifico della memoria, in un lungo viaggio che lo riporta al suo paese natio. Il mito della modernità, deluso, si scontra con la bellezza e potenza della storia.

Gregorio Pezzato ha presentato il suo libro “I tristi giorni della Vallarsa”, dedicato alla Grande Guerra tra il 1915 e il 1917 all’ombra del Pasubio. Curiosità e documenti inediti per ricostruire la storia della Vallarsa allo scoppio del conflitto mondiale.

Spiro Dalla Porta Xydias, ha presentato la sua 55° fatica, “La divina montagna”. In contrapposizione alla letteratura di montagna più diffusa, che si concentra sull’alpinismo tecnico, Xydias propone l’alpinismo “trascendente”. Il ricordo e la memoria di antiche imprese vengono rilette spiritualmente e la montagna diventa un ideale da contrapporre alla vacuità della vita moderna.

Parallelamente, si è concluso il laboratorio di fotografia di reportage condotto da Lucia Marana che ha portato gli appassionati dell’obiettivo a confrontarsi su vari temi.

Nel primo pomeriggio un laboratorio per bambini serve a riscoprire i giocattoli di legno. Con Emanuele Cozzaglio i ragazzi stanno imparando a costruire divertenti giocattoli di legno “dal sapore antico” ma che sanno divertire anche i grandi.

Alle 15.30 la tavola rotonda “Dal tablet al tabièl” si occupa di giochi di ieri e di oggi. Al museo etnografico di Vallarsa, dove è allestita la mostra “La montagna nei giochi, i giochi della montagna” si confronteranno sul tema Nicola Spagnolli, Marta Villa, Rosanna Cavallini e Giuseppe Giacon.

Il festival si conclude questa sera alle 17.00 con lo spettacolo al Forte di Pozzacchio/Valmorbia Werk “Abbracciami Forte”. Tutto esaurito per l’escursione storica di avvicinamento all’opera difensiva organizzata con l’associazione Pasubio100anni alle 16 dalla frazione Dosso. Alle 16.30 invece un servizio di bus navetta permetterà a tutti di raggiungere Pozzacchio senza problemi.

Lo spettacolo, un percorso spettacolare nella memoria della Grande Guerra e del forte di Pozzacchio raccontata attraverso la memoria di anziani del paese raccolta in sei video-interviste che saranno proiettate all’interno del forte a cura di Filmwork Trento e Lorenzo Pavarello da un’idea di Gigi Zoppello. Al termine un’azione scenica di Mariano De Tassis, altamente drammatica, rievocherà alcune sensazioni della Grande Guerra.

Parallelamente sempre a Forte Pozzacchio il jazz teatrale con letture e musiche di guerra con Enrico Merlin e Andrea Brunello, allieteranno il pomeriggio.

L’evento a Forte Pozzacchio, realizzato dal festival in collaborazione con il Comune di Trambileno, l’associazione “Il Forte” di Pozzacchio e con il contributo della Pro Loco di Trambileno, è per motivi di sicurezza a numero chiuso. Essendo ancora un cantiere, al forte potranno accedere solo gruppi accompagnati di 20 persone fino ad un massimo di 300 ingressi a sera. Il jazz teatrale e gli eventi esterni sono invece per tutti.

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